Con alcuni colleghi del PD, ho presentato un’interrogazione a risposta in Commissione ai Ministri della Giustizia e dell’Interno in tema di propaganda jihadista.
Da alcune indagini sembra che il reperimento in rete di materiale di propaganda jihadista, soprattutto su Youtube, sia particolarmente facile ed agevole.
Questo è dovuto ad una mancanza di controlli adeguati, ai presunti vantaggi economici (per le piattaforme digitali) che ne deriverebbero e alla scarsa efficacia degli strumenti giuridici che da soli non riescono a garantire una efficace tutela.
Abbiamo quindi chiesto al Governo se sia al corrente di questa problematica e quali iniziative intenda assumere, magari anche con altri partner europei, affinché Google, proprietaria di Youtube, ma anche altre piattaforme informatiche, non finiscano per moltiplicare la propaganda jihadista.
Qui trovate il testo dell’interrogazione.