Oggi ho incontrato a Montecitorio gli studenti del Liceo classico Stabili-Trebbiani di Ascoli Piceno, con i quali ho discusso delle sfide e delle prospettive dell’Europa.
Nel mio intervento ho ripercorso la storia del nostro continente dal Dopoguerra ad oggi, sottolineando come l’Europa possa essere definita a cerchi concentrici, ovvero caratterizzata da diverse istituzioni, con diverse funzioni, diverso grado di integrazione e differente estensione geografica, basti pensare al Consiglio d’Europa e all’Unione Europea.
Ho poi ricordato le basi sulle quali è stata costruita l’Europa, ovvero il principio di uguaglianza ed inclusione, la tutela dei diritti umani e del primato della persona, il raggiungimento della pace attraverso il diritto e non attraverso gli eserciti, l’accoglienza, la concezione per cui lo Stato e la politica sono strumenti a servizio della vita umana.
Essere europei significa rispettare e valorizzare questi principi, significa mettere al centro la dignità delle persone e la loro libertà. L’Europa è molto più di un concetto geopolitico, istituzionale o economico.
Certamente, oggi il nostro continente sta vivendo un momento di grande difficoltà, non riuscendo a farsi carico adeguatamente di molte problematiche sociali e del dramma della disoccupazione e dei migranti. Inoltre, stanno riemergendo populismi e nazionalismi che sembrano dimenticare le lezioni della storia e l’epilogo al quale essi hanno portato.
In questa fase di europeismo calante anche nel nostro Paese, la risposta deve comunque essere più Europa, perché solo in questo modo potremo riuscire ad affrontare efficacemente le sfide che abbiamo davanti ed esercitare un ruolo di primo piano negli equilibri geopolitici mondiali.
E incontrare dei giovani studenti europeisti non può che essere di buon auspicio.