Con alcuni colleghi ho presentato una interrogazione a risposta scritta in Commissione relativa al caso di alcuni calciatori nordcoreani trasferitisi a giocare nel nostro Paese.
Sembra che i ragazzi in questione, sebbene ingaggiati regolarmente da società italiane, non possano essere titolari di un proprio stipendio, né possano avere contatti con la stampa, libere comunicazioni con il loro Paese d’origine e utilizzare liberamente i social network e internet.
Con questa interrogazione chiediamo al Governo se intenda verificare le effettive condizioni in cui si trovano i calciatori nordcoreani che giocano nel nostro Paese e come intenda assicurare il pieno rispetto delle loro libertà individuali e dei loro diritti fondamentali.
Qui trovate il testo dell’interrogazione.