Oggi si è svolta alla Camera la presentazione del libro di Mattia Civico dal titolo “Badheea – Dalla Siria in Italia con il corridoio umanitario”, che racconta la storia di una donna siriana giunta in Italia con la sua famiglia, grazie ad un progetto proposto dalla Comunità di Sant’Egidio, dalla Tavola valdese e dalla Federazione delle Chiese evangeliche e sostenuto dai Ministeri degli Esteri e degli Interni.
Tale progetto pilota prevede l’istituzione dei cosiddetti corridoi umanitari che consistono nell’organizzazione di viaggi protetti e legali attraverso i quali si trasferiscono in maniera sicura verso il nostro Paese i richiedenti protezione internazionale e le persone che fuggono dai conflitti.
Nel mio intervento ho sottolineato l’importanza di questo libro e di questa testimonianza, che contribuiscono ad umanizzare il fenomeno delle migrazioni forzate, una delle più grandi tragedie umanitarie della storia recente.
Purtroppo, le politiche migratorie sono diventate un grande terreno di scontro fra le forze politiche, in un’ottica di ricerca del consenso piuttosto che di impegno per una soluzione duratura e strutturale del problema.
Per questo, le testimonianze come quella di Badheea sono molto preziose ed importanti. Dovrebbero infatti riportarci alla realtà, sostituendo la logica dei numeri con le storie delle persone costrette a lasciare gli affetti e la propria casa.
L’accoglienza e la tutela dei diritti dei richiedenti asilo sono un’obbligazione giuridica e morale che dobbiamo rispettare e valorizzare, nonché una strada che dobbiamo tenere aperta e rafforzare. Essere europei significa anche questo, non girarsi dall’altra parte, rispettare le differenze e tutelare i diritti delle persone indipendentemente dalla loro cittadinanza.
L’istituzione dei corridoi umanitari rappresenta una soluzione creativa a questi problemi, che mi auguro venga rafforzata e replicata in altri Paesi. La nostra capacità deve essere quella di favorire il dialogo tra le istituzioni, le organizzazioni internazionali e gli attori privati, in un’ottica di condivisione e solidarietà.
Qui trovate un articolo pubblicato dall’ANSA.
Qui trovate la registrazione dell’evento, effettuata da Radio Radicale, dove potete ascoltare i singoli interventi.
Qui trovate un articolo, pubblicato giovedì sul quotidiano l’Adige.