La Camera ha approvato con modificazioni la proposta di legge volta a disciplinare la materia dei vitalizi e del trattamento pensionistico dei parlamentari e dei consiglieri regionali.
Il provvedimento introduce l’applicazione di un sistema contributivo ai membri del Parlamento (sia a quelli in carica che a quelli cessati dal mandato che già percepiscono gli assegni vitalizi o il trattamento previdenziale) analogo a quello vigente per i dipendenti pubblici. Tale nuovo sistema previdenziale è esteso entro 6 mesi anche alle regioni.
E’ quindi prevista la rideterminazione, da parte delle Camere, dell’ammontare di tutti gli assegni vitalizi e pensioni attualmente erogate in modo da adeguarle alle nuove norme introdotte dal provvedimento in esame.
Per quanto riguarda la decorrenza del trattamento, è richiesto il raggiungimento di un’età pari a quella prevista per l’accesso alla pensione di vecchiaia dei lavoratori e delle lavoratrici dipendenti stabilita dalla legge Fornero.
Si tratta di un provvedimento importante e rilevante che, da un lato, estende l’abolizione dei vitalizi (già eliminati nel 2012 per i neoeletti) ai parlamentari che ancora li ottengono e, dall’altro lato, introduce un metodo di calcolo della pensione che mette in rapporto quanto versato nelle casse dell’ente previdenziale con l’età del lavoratore al momento del pensionamento.
Come Partito Democratico, siamo molto orgogliosi e soddisfatti di aver approvato questa importante proposta che ha il merito di uniformare i nostri trattamenti a quelli dei colleghi europei e che intende contribuire a riavvicinare elettori ed eletti e a migliorare la credibilità e l’autenticità dell’azione parlamentare.
La nostra convinzione è che, soprattutto in questa fase, sia opportuno privilegiare i principi di solidarietà, fiducia ed equità tra la classe politica e i cittadini piuttosto che difendere e tutelare trattamenti privilegiati che non hanno una giustificazione specifica nella funzione parlamentare.
Qui trovate una mia intervista, pubblicata oggi sul Corriere del Trentino.
Qui trovate l’iter di approvazione ed alcune utili informazioni.