Stamattina, con alcuni colleghi della Commissione esteri del PD, abbiamo incontrato Piero Fassino, attualmente Presidente del CESPI (Centro Studi di politica internazionale), con il quale abbiamo discusso dei principali dossier di politica internazionale.
L’obiettivo è stato anche quello di rafforzare il legame con l’istituto, le cui attività di ricerca sono un supporto fondamentale per lo svolgimento dei lavori parlamentari e della nostra attività a livello internazionale.
Tra i temi più importanti che abbiamo affrontato, vi sono le politiche migratorie e la cooperazione allo sviluppo.
Sull’immigrazione abbiamo condiviso la necessità di adottare due diverse e specifiche strategie, una per i rifugiati e l’altra per i migranti economici, la cui natura e le cui basi giuridiche sono molto diverse.
Sono inoltre necessari un più forte impegno dell’Unione Europea, politiche più incisive nel continente africano, una azione più efficace e condivisa per la stabilizzazione della Libia e maggiore condivisione e solidarietà sui respingimenti e sul controllo delle frontiere esterne.
Abbiamo anche discusso del sistema di accoglienza interno, rilevando alcune criticità che devono essere migliorate o superate, tra cui il rapporto tra sindaci e prefetture, il rispetto del principio di proporzionalità nella distribuzione dei richiedenti asilo e la necessità che questi ultimi siano coinvolti in attività formative e lavorative.
Ci siamo inoltre confrontati sulla situazione del continente africano, condividendo la necessità di superare alcune delle attuali politiche europee di sostegno, che spesso sono basate sull’assistenzialismo.
Infine, abbiamo parlato delle prospettive di sviluppo dell’Unione Europea, della necessità di istituire un sistema di difesa comune, della situazione nei Balcani e del consolidamento del processo di integrazione, della nuova governance europea, della necessità di potenziare il pilastro dei diritti sociali e della opportunità di adottare a livello sovranazionale un nuovo approccio allo sviluppo che metta insieme Unione Europea, Mediterraneo e Africa.