Ieri e oggi si sono svolte in Danimarca le riunioni della Commissione politica dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa.
In particolare, abbiamo discusso di come prevenire a livello sovranazionale il radicalismo e il terrorismo e di come affrontare in maniera condivisa e solidale la grave crisi umanitaria e migratoria e la drammatica situazione siriana anche alla luce dei suoi effetti sulla società civile e sui Paesi limitrofi.
Nel corso delle riunioni, ho presentato il mio rapporto dal titolo “Promuovere l’integrità nella governance per affrontare, prevenire e combattere la corruzione”, nel quale sottolineo come lo strumento migliore e più efficace per contrastare queste pratiche sia una democrazia forte e matura.
La consapevolezza da parte dei cittadini, campagne di prevenzione e programmi educativi strutturati sono gli elementi che devono essere alla base di una strategia anticorruzione di successo, sempre più necessaria anche alla luce delle nuove modalità di attuazione e diffusione.
Il testo adottato dalla Commissione, che passerà tra qualche settimana all’esame dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, invita i Governi nazionali a migliorare la trasparenza nella vita pubblica, introducendo modalità chiare di rendicontazione e pubblicità degli interessi finanziari, regolando le attività di lobby e adottando strumenti parlamentari adeguati.
Invita inoltre i Paesi membri a riconoscere l’importante ruolo che le agenzie di stampa possono esercitare nella prevenzione delle pratiche corruttive, chiedendo di assicurare e garantire libertà di espressione e responsabilità.
All’interno del Consiglio d’Europa dobbiamo infine migliorare il rispetto e l’implementazione del Codice di condotta interno e sostenere con forza e convinzione l’attività del neoistituito organismo indipendente di investigazione, chiamato ad indagare sui casi che hanno interessato la nostra organizzazione.
Qui trovate il comunicato stampa relativo all’approvazione del mio rapporto.
Qui trovate la bozza del rapporto.