Comunicato stampa del Gruppo Socialista presso l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (pubblicato su Hurryet, uno dei più importanti quotidiani della Turchia)
Il Gruppo Socialista dell’Assemblea Parlamentare presso il Consiglio d’Europa a Strasburgo segue costantemente gli sviluppi della situazione politica in Turchia e per bocca del suo Presidente, Michele Nicoletti (deputato PD), esprime la sua solidarietà ai membri del partito CHP per la manifestazione di domenica pomeriggio a Piazza Taksim per la democrazia in Turchia: “siamo vicini agli amici e compagni del CHP che domenica pomeriggio manifesteranno a Piazza Taksim per la democrazia e a tutte e tutti i cittadini turchi che si battono per il rispetto dei diritti umani e il rifiuto della violenza. Condanniamo ogni tentativo di sovvertire con le armi la vita democratica del popolo turco, le sue istituzioni, il suo governo democraticamente eletto. Siamo peró convinti che la via per sconfiggere la violenza e il terrorismo non sta in un minore rispetto ma in un maggiore rispetto dei diritti umani. Per questo riteniamo inaccettabile la sospensione dell’immunità parlamentare, trattamenti disumani dei prigionieri, epurazioni di massa nelle università e nelle scuole. Siamo preoccupati per la sospensione della ECHR e consideriamo del tutto incompatibile con l’appartenenza al Consiglio d’Europa l’ipotesi di una reintroduzione della pena di morte. La Turchia ha ratificato il protocollo 13 che abolisce la pena di morte in ogni circostanza. Siamo certi che la maggioranza dei cittadini turchi vuole battersi per la democrazia e per il rispetto dei diritti umani e che in questa lotta le donne e gli uomini del CHP possono dare un contributo fondamentale. A loro, in questo momento difficile, siamo vicini per una Turchia pacifica, libera e giusta”.
Qui vi segnalo un video che mostra un agghiacciante assalto ad una libreria in Turchia.
Da queste immagini si evince la tragica e drammatica situazione che sta vivendo il Paese.
Il nostro sforzo, sia a livello nazionale che internazionale, deve essere quello di monitorare gli eventi e di agire nelle molteplici sedi multilaterali per garantire il rispetto delle persone, della dignità umana, della pluralità dell’informazione, della libertà di espressione e dei diritti fondamentali.
Nessun evento deve e può giustificare comportamenti che tradiscano questi principi.