Mercoledì e giovedì sono stato in visita ufficiale a Berlino nell’ambito delle attività del Consiglio d’Europa. In tale occasione ho avuto l’opportunità di incontrare alcuni esponenti della SPD membri della delegazione tedesca al Consiglio d’Europa, il Ministro degli esteri Steinmeier, il Sottosegretario agli Affari europei Roth, la Commissaria dei diritti umani Kofler e i rappresentanti di alcune NGO.
Nei vari incontri abbiamo discusso delle prospettive dei Socialisti e Democratici europei, condividendo come sia necessario un ripensamento delle categorie politiche tradizionali e una più forte azione congiunta tra i gruppi dei diversi Paesi al fine di favorire più incisive politiche di crescita e di occupazione e un nuovo modello sociale europeo più efficace, attento alle nuove trasformazioni e proiettato in questa nuova fase politica, economica e istituzionale.
Abbiamo inoltre riflettuto sulle prospettive di sviluppo dell’Unione Europea, alla luce della crisi migratoria, della Brexit e dell’affermazione dei nuovi movimenti populistici. E’ necessaria un’azione più incisiva a livello sovranazionale che rafforzi la dimensione collettiva, valorizzi i principi di solidarietà e mutuo riconoscimento e superi la dicotomia tra interesse nazionale ed interesse europeo. Di questo processo deve certamente farsi carico la Germania, analogamente a quanto fatto con la gestione del fenomeno migratorio, ma gli altri Stati devono esercitare un rinnovato protagonismo e superare le contraddizioni e l’instabilità interna che spesso minano la loro credibilità e indeboliscono le loro potenzialità. Lo sforzo deve essere quello di ridefinire l’equilibrio tra le sollecitazioni derivanti dalle opinioni pubbliche interne e la necessaria azione a livello sovranazionale.
Infine ci siamo confrontati sul ruolo del Consiglio d’Europa quale arena di dialogo e di ricomposizione delle tensioni tra i diversi Paesi e quale contesto privilegiato per tutelare e rafforzare il rispetto dei diritti umani, la democrazia e lo stato di diritto e in particolare sulla situazione dell’Est Europa: dal conflitto tra Russia e Ucraina alla situazione della Turchia. Anche su questo fronte è necessario un ripensamento ai fini di rilanciare il ruolo e l’attività di questa organizzazione internazionale la cui composizione e le cui caratteristiche la rendono strategica.