La Camera ha approvato il ddl recante “Disposizioni concernenti la partecipazione dell’Italia alle missioni internazionali”.
L’approvazione di questa legge quadro è importante, perché supera un periodo di provvisorietà che ha caratterizzato gli ultimi 10-15 anni, in cui si sono susseguiti diversi decreti legge di rifinanziamento delle missioni internazionali. In questo periodo la situazione internazionale è profondamente mutata, sono aumentate le situazioni di instabilità e i conflitti. E di conseguenza anche la presenza delle Forze Armate italiane all’estero è aumentata, soprattutto nei 3 scenari più delicati: Asia, Africa ed Europa (in particolare Kosovo, Libano e Afghanistan).
La nostra presenza, sia di terra che di mare, in questi Paesi è indispensabile per evitare che essi riprecipitino nel caos. E l’impegno dei nostri militari riguarda soprattutto il rafforzamento delle istituzioni locali, il supporto alla cooperazione allo sviluppo e l’addestramento.
Tra le misure più innovative e importanti di questa legge vi è la chiarezza della procedura autorizzativa che, da un lato, garantisce il protagonismo del Parlamento (sia in fase decisionale che di reperimento delle informazioni) e dall’altro la rapidità delle decisioni. Questa legge, infine, concepisce le spese militari soprattutto come un investimento in sicurezza, pace e democrazia. Infatti il tema della sicurezza nazionale si costruisce anche a partire dall’impegno dell’Italia nel mondo.
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